Gentili docenti e studenti,
ci stiamo avviando verso la fine dell’anno accademico:
è tempo di mostrare a voi stessi e ai vostri insegnanti, che ringrazio per la
loro abnegazione, il senso del vostro impegno, la serietà del vostro studio.
Desidero augurarvi buona fortuna, nella convinzione che riuscirete a brillare,
nonostante l’imprevista fatica supplementare di aver dovuto fronteggiare una
situazione opprimente per le vostre giovani menti e i vostri sensibili cuori.
Ma, al contempo, desidero che, in questi giorni affollati d’ansia e di fatica,
non perdiate di vista la realtà che ci ha suggerito un fatto nuovo, incoraggiante
e molto atteso: il mondo si è finalmente stancato della barbarie razzista, per
la quale ci sarà sempre meno posto in questo pianeta. L’infame martirio di
George Floyd, commesso da assassini disumani che saranno giudicati per omicidio
volontario, ha ovunque originato delle giustificate manifestazioni di protesta
che hanno coinvolto anche esponenti militari e della stessa polizia americana.
Non dobbiamo più accettare il ributtante pensiero che il genere umano possa
essere diviso in razze. Di queste ne esiste una sola: quella umana. E basta.
Non ne possiamo più di essere divisi e catalogati per religioni, etnie, colori,
espressioni linguistiche. E di subire, per questo, ingiustificate violenze.
Si rassegnino i protagonisti dell’oscurità e gli autori di malvagità: il futuro
non sarà loro. Per meglio combatterli e nasconderli in un angolo sempre più angusto
della storia ci affidiamo, giustamente, alla cultura: per questo studiamo, attratti
dalla nostra naturale ambizione evolutiva. Gli insegnamenti dei vostri docenti,
all'interno di questo contesto, vendicano la morte di George Floyd perché, favorendovi
un continuo perfezionamento culturale, una nobilitazione della sensibilità e un
accrescimento di consapevolezza del vostro importante ruolo, vi proteggono
dalla barbarie.
E così anche la qualità e la ricchezza delle vostre conoscenze espresse
nell'attuale sessione di esami vendicheranno la morte di George Floyd,
contribuendo alla costruzione di un futuro migliore. Per voi stessi e per una
società civile che meriti di essere chiamata tale.
Daniele Gallo
Docente di Lingua e letteratura italiana
e Direttore didattico dell’Istituto ad ordinamento universitario
di Mediazione Linguistica P.M. Loria della Società Umanitaria di Milano